17 novembre 2011

Comunione ordinaria o comunione legale?

Dopo mesi trascorsi a digerire la differenza tra comunione ordinaria e comunione legale, mi imbatto nella massima a Cassazione, sez. I, 23 luglio 2010, n. 17348 su Notariato 2011, I, pagg. 9-10:
"Anche se gli atti di disposizione di titoli di credito che ricadono nella comunione legale tra coniugi risultano, ai sensi dell'art. 184 c.c., comma 3, validi ed efficaci, quantunque effettuati da uno soltanto dei coniugi, tuttavia, la norma non apporta deroghe alla disciplina generale della comproprietà che è destinata a disciplinare la fattispecie nel caso di acquisto comune, vigendo per tale ipotesi la regola generale in tema di comunione, secondo la quale ciascuno può disporre del bene comune non più che per la sua parte, ancorchè indivisa e l'altra, secondo la quale nessuno può disporre di diritti altrui se non in forza di un titolo abilitativo proveniente dal titolare."

Ora, partendo dal presupposto della mia ignoranza giuridica, tra le poche regole in tema di comunione legale che davo per scontate ed incontrovertibili c'era quella sintetizzata in un'altra massima (Cass. 14093/2010): "La comunione legale dei beni tra i coniugi, a differenza di quella ordinaria, è una comunione senza quote, nella quale i coniugi sono solidalmente titolari di un diritto avente per oggetto i beni di essa e rispetto alla quale non è ammessa la partecipazione di estranei. Nei rapporti con i terzi ciascun coniuge, mentre non ha diritto di disporre della propria quota, può tuttavia disporre dell'intero bene comune, ponendosi il consenso dell'altro coniuge (richiesto dal comma 2 dell'art. 180 c.c. per gli atti di straordinaria amministrazione) come un negozio unilaterale autorizzativo che rimuove un limite all'esercizio del potere dispositivo sul bene; ...."

Presa dall'ansia, suggerisco a me stessa di leggere la motivazione per intero, ma JurisData misteriosamente non ha indicizzato la sentenza.

Io ci penso un altro po', prima di inveire - come al solito - contro il regime patrimoniale legale della famiglia.

Magari mi arriva una spiegazione illuminante da qualche lettore compassionevole.

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